Klimt: la vita

Gustav Klimt nasce il 14 luglio 1862 a Baumgarten, un sobborgo di Vienna.
Secondo di sette fratelli, figlio di Ernst Klimt, un orafo incisore, e di Anna Finster, una viennese di modeste condizioni sociali, nel 1876 si iscrive alla Scuola di Arti e Mestieri del Museo Austriaco per l'Arte e l'Industria. 
Giovanissimo, insieme al fratello ed un amico, dà vita alla sua prima società artistica. Klimt inizia la sua carriera come artista ufficiale, realizzando decorazioni pittoriche di diversi edifici pubblici e divenendo, ben presto, l'erede di Hans Makart (1840-1884). Ne ricava una certa notorietà e ulteriori commissioni, quale l’importante incarico della decorazione per l'aula magna dell'Università di Vienna, avente per tema la Filosofia, la Medicina e la Giurisprudenza, eseguita da Klimt tra il 1900 e il 1903, che provoca aspre critiche da parte delle autorità viennesi, che gli contestano il contenuto erotico e l'inedita impostazione compositiva dei dipinti.
Nel 1888 Klimt riceve un riconoscimento ufficiale dall'imperatore Francesco Giuseppe e le università di Monaco e Vienna lo nominano membro onorario.
Nel 1892, a pochi mesi dalla morte del padre, anche il fratello Ernst muore improvvisamente: Gustav deve farsi carico di entrambe le famiglie, e questo lutto lascia un segno anche nella sua produzione artistica. Nello stesso periodo avviene l'incontro con Emilie Flöge che, pur essendo a conoscenza delle relazioni che il pittore intrattiene con altre donne (negli anni '90 del XIX secolo Klimt sarà il padre riconosciuto di almeno 14 figli), sarà la sua compagna fino alla morte del pittore.
Nel 1897 è tra i fondatori e primo presidente della Wiener Secession, la Secessione Viennese, partecipando sempre attivamente alle attività del gruppo da cui si distacca in polemica nel 1906 per fondare una nuova formazione: la Kunstschau. Diviene così il rappresentante simbolico dello Jugendstil austriaco.
Primo pittore a collaborare con gli artigiani del Wiener Werkstätte (Vienna Workshop), creato nel 1903, Klimt e i secessionisti suoi seguaci formano, nel 1906, un nuovo gruppo, la Kunstschau Wien, sostenuto dal giornale Erdgeist. Nell'estate del 1908 viene inaugurata la prima manifestazione ufficiale del nuovo gruppo, la Kunstschau Wien 1908.
Tra il 1905 e il 1909 Klimt realizza il prezioso mosaico per la sala da pranzo del palazzo Stoclet di Bruxelles, la sua opera più famosa.
La sua personalità comincia ad acquisire una importante caratteristica intorno al 1890 quando la sua pittura partecipa sempre più attivamente al clima simbolista europeo. Ma la svolta che porta Klimt al suo inconfondibile stile avviene dieci anni dopo con il quadro Giuditta I del 1901. Da questo momento il suo stile si fa decisamente bidimensionale, con l’accentuazione del linearismo e delle campiture vivacemente decorate. 
Due viaggi compiuti a Ravenna nel 1903 danno a Klimt ulteriori stimoli. Da quel momento l’oro, già presente in alcune opere precedenti, acquista una valenza espressiva maggiore, fornendo la trama coloristica principale dei suoi quadri.
Il periodo aureo di Klimt si conclude nel 1909 con il quadro Giuditta II. Segue un periodo di crisi esistenziale ed artistica dal quale Klimt esce dopo qualche anno. Il suo stile conosce una nuova fase. Scomparsi gli ori e le eleganti linee liberty, nei suoi quadri diviene protagonista il colore acceso e vivace. Questa fase viene di certo influenzata dalla pittura espressionista che già da qualche anno si era manifestata in area tedesca. E Klimt l’aveva conosciuta soprattutto attraverso all’attività di due artisti viennesi, già suoi allievi: Egon Schiele e Oscar Kokoschka. 
La sua attività si interrompe nel 1918, quando a cinquantasei anni muore a seguito di un ictus cerebrale.

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