Il dipinto “Danae” rappresenta una donna dall’aspetto innocente e per nulla minaccioso, a differenza di Giuditta. Realizzata tra il 1907 ed il 1908, tratta di un soggetto della mitologia antica: Danae, che fu rinchiusa in una torre di bronzo dal padre (Acrisio, re di Argo) per tenere lontani i suoi corteggiatori, poiché secondo una profezia il sovrano sarebbe stato ucciso dal nipote. Giove, simbolo maschile, penetrò nella torre sotto forma di nuvola, fecondandola con una pioggia dorata. Dalla loro unione nacque Perseo, che in seguito uccise il re involontariamente.
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Collezione privata, Vienna, 1907-1908 - © www.copia-di-arte.com |
Il corpo completamente abbandonato di Danae è attorniato dai capelli, dal velo orientaleggiante e dalla pioggia d’oro. La donna è rannicchiata in primo piano, racchiusa a conchiglia (simbolo femminile): la posizione fetale rimanda sia al significato di maternità, sia all’idea di un ritorno allo stadio prenatale. Un’allusione all’oscurità intima prenatale è il contorno della composizione, ovale e di toni cromatici scuri. Lo scroscio della pioggia d’oro riecheggia preziosismi bizantini. Klimt aggiunge il rettangolo verticale nero sulla sinistra, simbolo del principio maschile. Danae è una donna non consapevole né partecipe di quello che accade, è racchiusa in una dimensione onirica. E’ ritratta in un contesto di sensualità dolce e appagata, rappresenta un erotismo inconscio e inconsapevole.
Info: http://it.wikipedia.org/wiki/Danae_%28Klimt%29
Info: http://it.wikipedia.org/wiki/Danae_%28Klimt%29
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